Sotterranei della Chiesa di S. Maria in Via Lata
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tipologia:
Edifici vari -
quota:
17m -
anno:
90 -
epoca:
Imperiale
Sotterranei della Chiesa di S. Maria in Via Lata
La tradizione afferma che Paolo di Tarso sia vissuto in questo luogo agli arresti domiciliari in attesa del processo; una simile affermazione è però fatta anche per la chiesa di San Paolo alla Regola.
In realtà l'edificio si fonda su un portico di I secolo che correva parallelo alla via Flaminia, sui cui resti insiste anche l'adiacente Palazzo Doria-Pamphili, e che fu considerato fino all'Ottocento (anche dal Lanciani) come facente parte dei Saepta Iulia (la cui posizione è stata invece individuata più spostata verso il Pantheon). Il portico fu comunque trasformato in spazio commerciale (horrea) attorno al V secolo, e in tale spazio si insediò una diaconia con annesso oratorio, che fu il primo luogo di culto cristiano dell'area.
Tale ambiente sotterraneo si compone di diverse parti e vi misero mano anche Pietro da Cortona ed i suoi collaboratori all'epoca della ristrutturazione seicentesca. Fino a poco tempo fa nella cripta erano ubicati diversi affreschi medievali, staccati per ragioni conservative ed ora visibili presso il Museo della Crypta Balbi. In loco restano le riproduzioni di tali affreschi, alcuni marmi lavorati dai cosmati ed anche una colonna in marmo alla quale, secondo tradizioni medievali, sarebbe stato legato l'Apostolo Paolo. In una stanza della cripta è infine ubicato un rilievo marmoreo, opera di un collaboratore di Pietro da Cortona.
Tra il VII e il IX secolo vennero aggiunte le decorazioni della struttura inferiore, ora rimosse per ragioni conservative, di cui rimane il pavimento in stile cosmatesco.
La struttura superiore della chiesa fu aggiunta nel IX secolo. In occasione del suo rifacimento intorno al 1491 ad opera di Innocenzo VIII Cybo, che per memoria murò il proprio stemma nel fianco destro della chiesa, sulla via Lata, vennero rimossi i resti dell'Arcus Novus eretto da Diocleziano nel 303 e venne demolita la chiesa di San Ciriaco de Camilliano.
La chiesa, che per la sua posizione era molto afflitta dalle frequenti inondazioni del Tevere, fu poi demolita e ricostruita nel 1639 da Cosimo Fanzago; la facciata, con colonne corinzie che danno una forte spinta verticale, fu completata nel 1658-1660 su disegno di Pietro da Cortona, che riecheggia un arco trionfale.
Nel 1653 vi fu sepolto il musicista Luigi Rossi.
In realtà l'edificio si fonda su un portico di I secolo che correva parallelo alla via Flaminia, sui cui resti insiste anche l'adiacente Palazzo Doria-Pamphili, e che fu considerato fino all'Ottocento (anche dal Lanciani) come facente parte dei Saepta Iulia (la cui posizione è stata invece individuata più spostata verso il Pantheon). Il portico fu comunque trasformato in spazio commerciale (horrea) attorno al V secolo, e in tale spazio si insediò una diaconia con annesso oratorio, che fu il primo luogo di culto cristiano dell'area.
Tale ambiente sotterraneo si compone di diverse parti e vi misero mano anche Pietro da Cortona ed i suoi collaboratori all'epoca della ristrutturazione seicentesca. Fino a poco tempo fa nella cripta erano ubicati diversi affreschi medievali, staccati per ragioni conservative ed ora visibili presso il Museo della Crypta Balbi. In loco restano le riproduzioni di tali affreschi, alcuni marmi lavorati dai cosmati ed anche una colonna in marmo alla quale, secondo tradizioni medievali, sarebbe stato legato l'Apostolo Paolo. In una stanza della cripta è infine ubicato un rilievo marmoreo, opera di un collaboratore di Pietro da Cortona.
Tra il VII e il IX secolo vennero aggiunte le decorazioni della struttura inferiore, ora rimosse per ragioni conservative, di cui rimane il pavimento in stile cosmatesco.
La struttura superiore della chiesa fu aggiunta nel IX secolo. In occasione del suo rifacimento intorno al 1491 ad opera di Innocenzo VIII Cybo, che per memoria murò il proprio stemma nel fianco destro della chiesa, sulla via Lata, vennero rimossi i resti dell'Arcus Novus eretto da Diocleziano nel 303 e venne demolita la chiesa di San Ciriaco de Camilliano.
La chiesa, che per la sua posizione era molto afflitta dalle frequenti inondazioni del Tevere, fu poi demolita e ricostruita nel 1639 da Cosimo Fanzago; la facciata, con colonne corinzie che danno una forte spinta verticale, fu completata nel 1658-1660 su disegno di Pietro da Cortona, che riecheggia un arco trionfale.
Nel 1653 vi fu sepolto il musicista Luigi Rossi.
Bibliografia
Wikipedia - it.wikipedia.org