Catacomba di San Valentino

  • tipologia:
    Catacomba
  • quota:
    27m
  • anno:
    300
  • epoca:
    Imperiale


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Catacomba di San Valentino

Il complesso, formato da diversi nuclei, è situato su viale Pilzudski, ai piedi dei monti Parioli. Valentino muore durante la persecuzione di Claudio il Gotico (268-270) e le sue spoglie, secondo le fonti, furono deposte nel podere della matrona Sabina, al primo miglio della via Flaminia.

Inizialmente l'area era occupata da un cimitero pagano, con tombe e mausolei datati tra il II ed il III secolo d.C. mentre, successivamente, ospiterà deposizioni cristiane strettamente legate alla venerazione del martire Valentino.

Intorno al III secolo fu scavata, nel fianco della collina, una piccola catacomba articolata su due piani con gallerie che si intersecavano regolarmente. Nel IV secolo, ampliando la galleria principale, fu creata una cripta decorata con splendide pitture datate tra il VII e l'VIII secolo: sono qui rappresentate rare scene legate alla Natività, la crocefissione e vari personaggi appartenenti alla storia della Chiesa.

Non è ancora chiaro se il corpo del martire fu inizialmente sepolto in catacomba per poi essere traslato nella basilica, o se, in realtà, fu deposto all'esterno in un sarcofago, intorno al quale si formò un'area venerata, quadrangolare, recintata, con una piccola abside scavata nella roccia, poi inglobata nella basilica costruita da Papa Giulio I (337-352). Nel nuovo edificio, a tre navate, fu realizzata un'abside semicircolare, addossata alla collina, molto più ampia della precedente e sopraelevata. Tutta la zona del presbiterio risultò quindi rialzata e servita da una o due scale di pochi gradini. L'area della memoria fu allargata e delimitata da due nuovi muri, longitudinali e paralleli ai primi. La basilica fu modificata con i lavori di Papa Onorio I (625-638), portati a termine da Teodoro I (642-649).

Fu ulteriormente rialzato il presbiterio e creata una cripta: una sorta di corridoio rettilineo che, in corrispondenza dell'altare superiore, aveva una piccola esedra dalla quale i fedeli, attraverso una "fenestella confessionis", potevano veder le reliquie del martire. Ulteriori interventi di restauro furono eseguiti fino al XIII secolo, dopo di che, a seguito della traslazione delle reliquie del martire in S. Prassede, la basilica cadde in progressivo abbandono.

Bibliografia
Catacomba di San Valentino - www.sovraintendenzaroma.it


Catacomba di S.ValentinoCatacomba di S.Valentino

Indirizzo:
Salita dei Parioli, 30, 00197 Roma RM, Italia

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