Eremo delle Grazie
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tipologia:
Eremo -
quota:
584m -
anno:
0 -
epoca:
Medioevale
Eremo delle Grazie
Nei primi del '500 un tal frate Antonio costruì una modesta casetta presso questo eremo.
In seguito, nel 1596, fu ampliato ad opera di Paolo Sanvitale dei conti Fontanellata di Parma (vescovo di Spoleto dal 1591 al 1600), che tra l?altro fece edificare il primo impianto della chiesa di S. Maria delle Grazie.
Il complesso è disposto a più piani su un terreno sistemato a terrazze, con magnifica veduta di Spoleto e della Valle del Tessino. Conserva i segni dell?antica funzione, è difatti priva di proprietà fondiaria, di giardino, parco o di qualsiasi altra sistemazione tipica delle ville del '700 e dell'800.
Nei primi del '700 il cardinale Camillo Cybo fece costruire una nuova e più ampia chiesa in luogo di quella precedente che fu consacrata da lui stesso nel 1728.
L'ultima ristrutturazione di notevole portata si deve al priore Antonio Maria de Myllern nel 1787.
Alla fine del XVIII secolo, con la morte dell'ultimo eremita, il convento rimase disabitato.
Nel 1815 l?eremo fu concesso in uso gratuito a Luigi Landini che vi istituì una Scuola di Belle Arti.
Morto Landini, fu concesso al canonico Alberto Mancini ma vi risiedeva l?eremita Venceslao Ilaboschi (come riportato nella "Relazione della visita agli Eremi di Monteluco" del 1856).
Nel Catasto Gregoriano risulta di proprietà dell'Ospizio di S. Carlo di Spoleto e dopo il 1860 passò alla Congregazione di Carità.
In seguito, nel 1596, fu ampliato ad opera di Paolo Sanvitale dei conti Fontanellata di Parma (vescovo di Spoleto dal 1591 al 1600), che tra l?altro fece edificare il primo impianto della chiesa di S. Maria delle Grazie.
Il complesso è disposto a più piani su un terreno sistemato a terrazze, con magnifica veduta di Spoleto e della Valle del Tessino. Conserva i segni dell?antica funzione, è difatti priva di proprietà fondiaria, di giardino, parco o di qualsiasi altra sistemazione tipica delle ville del '700 e dell'800.
Nei primi del '700 il cardinale Camillo Cybo fece costruire una nuova e più ampia chiesa in luogo di quella precedente che fu consacrata da lui stesso nel 1728.
L'ultima ristrutturazione di notevole portata si deve al priore Antonio Maria de Myllern nel 1787.
Alla fine del XVIII secolo, con la morte dell'ultimo eremita, il convento rimase disabitato.
Nel 1815 l?eremo fu concesso in uso gratuito a Luigi Landini che vi istituì una Scuola di Belle Arti.
Morto Landini, fu concesso al canonico Alberto Mancini ma vi risiedeva l?eremita Venceslao Ilaboschi (come riportato nella "Relazione della visita agli Eremi di Monteluco" del 1856).
Nel Catasto Gregoriano risulta di proprietà dell'Ospizio di S. Carlo di Spoleto e dopo il 1860 passò alla Congregazione di Carità.
Bibliografia
I luoghi del silenzio - www.iluoghidelsilenzio.it