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L'Aventino, il cuore mancato di Roma
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L'Aventino agli albori della costituzione della città rischiò di diventare il centro dell'urbe. Rimase comunque un posto incantevole, intriso di storie e leggende.
L'Aventino è il più meridionale e isolato dei colli romani; alto fino a 46 metri, era contornato da pendici ripide e impervie, soprattutto dalla parte del Tevere. La tradizione vuole che il colle sia stato popolato per la prima volta dal re Anco Marcio che vi avrebbe trasferito gli abitanti di alcune città da lui conquistate e distrutte. A partire dall'inizio dell'età imperiale, dopo che la popolazione originaria s'era lentamente trasferita nella pianura sottostante e nell'area di Trastevere, il colle si trasformò in quartiere aristocratico; fu per questa trasformazione che il colle venne devastato dai Goti di Alarico nel sacco del 410 e da allora venne praticamente abbandonato. Si riscopriranno angoli altamente suggestivi, in una Roma che ha mantenuto le sue caratteristiche di inizio secolo.